Struttura delle macro-aree




L’Itinerario culturale Longobard Ways across Europe è costruito in base alle direttrici viarie e alle coordinate geografiche e storico-culturali dei territori attraversati e abitati dalle genti longobarde nel corso della loro epocale migrazione - dai mari del Nord sino al Mediterraneo – in 10 attuali Paesi europei (Germania, Rep. Ceca, Slovacchia, Austria, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Croazia e Francia).

L'articolazione dell'Itinerario è strutturata in 4 macro-aree, ciascuna corrispondente a una specifica fase di sviluppo della Civiltà longobarda:

Ciascuna macro-area è a sua volta suddivisa in territori omogenei definiti "Cluster turistici", in ognuno dei quali si evidenziano specifiche prerogative storico-archeologiche, naturalistiche e tradizionali che caratterizzano l'identità propria di ogni singolo Cluster. 

PRIMA MACRO-AREA - "TERRE DELL'ELBA" MAPPA

La prima macro-area - con i relativi Clusters turistici - si estende lungo il tratto finale del fiume Elba. In questi luoghi di grande suggestione paesaggistica (le aree degli attuali Länder del Niedersachsen, Schleswig-Holstein, Mecklenburg-Vorpommern) prese avvio la fase storica di formazione e primo sviluppo del popolo longobardo (I sec. a.C. - IV secolo d.C.), cui seguì il passaggio dalle sedentarie attività agricole al nomadismo guerriero.

Le aree di ritrovamento dei reperti-guida, ossia dei reperti archeologici riconosciuti alla culturale materiale longobarda, comprendono i territori di 9 Länder e di 63 Circoscrizioni e 2 Città-Stato (Hamburg e Berlin). 

I Longobardi si insediarono in questi luoghi di grande suggestione paesaggistica dopo aver abbandonato la mitica regione scandinava di Scandanan (Scania) e dopo aver sostato nella Scoringa (forse l’isola di Rügen).

Si tratta di aree condivise o contese — a partire dal I secolo a.C. — con altre popolazioni germaniche, donde la necessità per i Longobardi di porre in secondo piano le attività agricole e le divinità ad esse legate e di trasformarsi in guerrieri, adottando anche nuove divinità del pantheon nordico — in particolare Wotan-Odino — più consone a proteggerli nella loro nuova attività prevalente.

FOCUS POINTS: 

  • Niedersachsen: Stade, Lüneburg, Hamburg-Harburg, Bardowick, Kalkriese, 
  • Mecklenburg-Vorpommern: Hagenow, Ludwigslust, Schwerin

Tra il III e il IV secolo d.C., i Longobardi, alla ricerca di nuove terre, iniziarono la lenta risalita dell’Elba (Sachsen-Anhalt, Brandenburg, Sachsen) verso il Centro-Est Europa. Tale fase è preceduta e punteggiata dalla partecipazione a federazioni germaniche impegnate in scontri armati contro i Romani e contro altre popolazioni oltre che, nel V sec., dalle lotte per liberarsi dal giogo del dominio degli Unni. 

SECONDA MACRO-AREA / “TERRE DEI REMAPPA1 MAPPA2

il cammino dei Longobardi nella Storia si sviluppò poi (VI secolo) sino al successivo stanziamento lungo il Danubio e, in particolare, in una macro-area nella quale sono inclusi i territori delle odierne Ungheria, Austria e Slovenia. Vittoriosi nelle lotte contro potenti popoli (Eruli e Gepidi) i Longobardi qui incontrarono l’Impero d’Oriente e l’arianesimo, confermandosi come una nuova, temibile potenza.

Quest’area - con i rispettivi Clusters turistici - comprende i territori che un tempo erano parte delle vecchie province romane della Pannonia Secunda e Valeria, attraverso le quali la migrazione si indirizzò verso l’ambito centro-europeo in cui si registra il secondo periodo di insediamento permanente dei Longobardi.

 FOCUS POINTS:

  • Repubblica Ceca/ Brno, Znojmo, Prague; 
  • Slovacchia/ Bratislava; 
  • Austria/ Wien, Mödling, Tulln; 
  • Ungheria/ Györ-Sopron, Vàrpalota, Budapest; 
  • Slovenia/ Kranj, Ljubljana, Nova Gorica

Durante il periodo di permanenza in queste aree - comprese tra il Danubio, i suoi affluenti e il lago Balaton - avvenne una fase di profonda trasformazione politica delle genti longobarde, presso le quali si affermò una forma monarchica di tipo ereditario, in grado di porsi in relazione con le grandi potenze del tempo (l’Impero di Bisanzio, i Gepidi, gli Avari, i Franchi, i Bavari) e di avviare politiche matrimoniali di tipo dinastico e alleanze strategiche. Tali prerogative motivano l’intitolazione “Terre dei re” attribuita alla II macro-area.

In questa fase i Longobardi incontrano la cultura romano-bizantina, il cristianesimo di confessione ariana, le tradizioni e le manifestazioni culturali dei popoli slavi e delle steppe asiatiche.

TERZA MACRO-AREA / TERRE DEL REGNOMAPPA1 MAPPA2 MAPPA3

L'estensione della terza macro-area - con i rispettivi Clusters turistici - si basa sull’estensione temporale del Regno longobardo d’Italia — da cui l’intitolazione della III macro-area — che è compresa tra il 568 (anno dell’invasione dei Longobardi guidati dal re Alboino) e il 774 (anno della sconfitta dell’ultimo re longobarda Desiderio ad opera dei Franchi di Carlo Magno, con conseguente fine del Regno).

In Italia la cultura longobarda, dopo i decenni iniziali di assestamento, ha prodotto risultativi di grande rilievo, anzitutto dal punto di vista istituzionale. La monarchia ha raggiunto una dimensione territoriale; si è data forma al governo del territorio con la creazione di circa 30 ducati e, all’interno di questi, di innumerevoli ripartizioni minori affidate a rappresentanti dei re (gastaldi); grazie alla lungimirante azione della regina Teodolinda, è stata avviato l’avvicinamento dei Longobardi al cattolicesimo romano, successivamente perfezionato, e con la ricomposizione dello Scisma dei Tre Capitoli è stata favorita la riunificazione delle chiese d’Occidente nel segno della Chiesa apostolica di Roma.

La terza macro-area include i territori di 18 Regioni italiane e, in esse, quelli di numerosissime città maggiori e minori oltre che una serie di centri rurali.

 FOCUS POINTS:

  • Capitali: Verona, Pavia, Milan, Monza;
  • Ducati: Cividale del Friuli (first duchy), Ceneda, Treviso, Vicenza, Verona, Trento, Brescia, Bergamo, Turin, Asti, Ivrea, S.Giulio (Novara), Genoa, Piacenza, Parma, Persiceto, Reggio, Tuscia, Chiusi, Fermo, Spoleto, Benevento, Salerno, Capua.
  • Gastaldati: Centri di residenza dei funzionari che ammiknistravano le proprietà dei re longobardi.

QUARTA MACRO-AREA / TERRE DEI PRINCIPIMAPPA3 MAPPA4 MAPPA5

E’ costituita - assieme ai rispettivi Clusters turistici - dai territori di 7 attuali Regioni (Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e parte meridionale del Lazio) che rimasero sotto il dominio dei ducati di Benevento, Salerno e Capua costituitisi in Principati autonomi ed eredi del Regno — da cui l’intitolazione della IV macro-area — dopo la fine di quest’ultimo a seguito della vittoria di Carlo Magno del 774.

 La IV macro-area è stata indicata come “fase mediterranea” dell’Itinerario non senza ragione. I principi longobardi, oltre a proseguire le azioni già intraprese per il rafforzamento militare del territorio (attraverso la costruzione di castelli e luoghi fortificati) ed oltre a consolidare il sostegno alle realtà ecclesiastiche e a promuovere forme di culto e a rilanciare le relazioni con l’Impero di Bisanzio, ebbero una importante funzione di collegamento con nuove culture: anzitutto con quella normanna, di derivazione nordica e appartenente alla comune radice sassone, poi con quella arabo-musulmana, che si era affacciata nelle aree costiere del Sud. 

Nella IV macro-area maturarono nuove forme di cultura: dalla quella grafica (scrittura beneventana), a forme di canto liturgico; dagli approfondimenti medici (Scuola medica di Salerno), alle prime affermazioni di una lingua volgare proto-italiana.

IN SVIZZERA: I Territori coinvolti nella storia longobarda sono quelli dell'odierno Canton Ticino (già parte della Giudicaria del Seprio).

IN CROAZIA:  I Territori coinvolti nella storia longobarda sono quelli dell'Istria, conquistata dai Longobardi nell'VIII sec.

IN FRANCIA: I Territori coinvolti nella storia longobarda sono quelli dell'area di Arles in cui il re Liutprando intervenne militarmente in appoggio ai Franchi nella loro difesa contro i tentativi di invasione degli Arabi (VIII sec.).