Terre dei Principi

La seconda e più lunga fase di potere longobardo in Italia ha come teatro i territori dei Principati longobardi del Sud e si sviluppa nell’arco di tre secoli a partire dalla fine del Regno, ovvero dal 774 al 1077, anno della definitiva conquista normanna del Sud Italia, con cui si chiuse la lunga epoca longobarda. Quando Carlo Magno sconfisse Desiderio, ultimo re longobardo, parte dell’aristocrazia longobarda del Nord si trasferì nei Ducati del Sud, ove venne accolta con tutti gli onori. Il traumatico sviluppo storico indusse o rafforzò nel principe di Benevento Arechi II - costruttore del palazzo di Salerno (unico edificio nobiliare longobardo giunto sino a noi con caratteri di integrità) - nuovi ideali: rappresentare l’intera Nazione longobarda e dare continuità storica al Regno. D’altra parte la lontananza del Sud Italia dai luoghi di potere dei Franchi attenuò alquanto il controllo da parte del potere carolingio, lasciando di fatto un larghissimo campo d’azione sia ad Arechi II, sia ai successivi Principi longobardi.

Dal punto di vista politico-culturale, nei tre secoli di loro esistenza i prìncipi intensificarono a vario titolo i contatti con i Bizantini e con le emergenti potenze normanne ed arabe insediatesi in alcune aree del Mezzogiorno d’Italia. Venne attuato in tal modo un sistema di notevole integrazione con l’ambiente socio-culturale mediterraneo e di relazioni che in campo artistico furono espresse dalla convivenza di forme e di stili che arricchiscono il panorama dei luoghi visitabili e che conferiscono all’ultima fase del potere longobardo un ruolo di primaria apertura verso quella forma di sincretismo di tradizioni e stili definita oggi come “Cultura mediterranea”.

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