Parco Monte Barro





 

Caratteristiche

Di modesta altezza (922 metri) il monte Barro si erge al limite sud delle Prealpi lombarde. Ai suoi piedi si trovano i laghi di Annone e di Garlate, oltre al ramo del lago di Como. Lungo i versanti sono visibili depositi morenici, fluvio-glaciali e massi erratici originari della Valtellina. Il territorio del monte Barro è quasi completamente compreso nel Comune di Galbiate.

Sintesi storica

Il monte Barro - per la sua posizione strategica di osservatorio - ebbe funzioni rilevanti lungo il corso della preistoria e della storia sia romana sia altomedievale. Indagini archeologiche (svolte tra 1986 e il 1997) hanno rilevato presenze di strutture difensive attribuite ai Goti mentre è cereto cher anche i Longobardi presidiarono quei siti a guardia di vitali via commerciali e di difesa che correvano sotto la linea dei laghi verso Bergamo e Aquileia ad est e verso i passi alpini a nord-ovest.

Flora

Notevole è la biodiversità degli ambienti del Barro che costituisce l’area protetta con maggiore diversità fioristica della Lombardia (classificate 1.200 piante). Tale patrimonio è tutelato e studiato dalla CFA (Centro Flora Autoctona) riconosciuto dalla Regione Lombardia.

Fauna

Dal punto di vista faunistico sul Barro si  rileva la presenza di un elevato numero di specie di insetti e ragni anche rari. Nei ruscelli vivono i gamberi di fiume e,  nelle acque sotterranee, sono stati individuati particolari specie di molluschi e crostacei. altra qualità interessante del monte Barro è la sua posizione lungo una rotta migratoria dell’avifauna, il che consente importanti osservazioni e studi di settore.

Il Monte Barro conserva alcuni luoghi di straordinaria singolarità, tra i quali:

  • gli spettacolari scorci panoramici ammirabili da tutti i versanti del monte e in particolare dalla vetta (m. 922 s.l.m.);
  • i 44 km disentieri, adeguatamente segnalati, che raggiungono tutti i luoghi di maggiore interesse;
  • le rupi ed i prati magri ricchissimi di flora rara ed endemica;
  • laStazione ornitologica di Costa Perla, storico roccolo ora votato allo studio delle migrazioni degli uccelli;
  • il nucleo medioevale di Camporeso dove ha sede ilMuseo Etnografico dell'Alta Brianza (MEAB);
  • iresti dell'insediamento di epoca gota (V-VI sec.d.C.) ai Piani di Barra, scavato dal 1986 al 1997, con il relativo museo;
  • la Falesia di Camporeso con le sue 160 vie attrezzate;
  • i percorsi di trekking in connessione con il sentiero “Dalla Pianura al Lago”, percorso da Lecco a Merate attraverso il Parco del Monte Barro, il PLIS San Genesio e il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone;
  • la settecentesca Chiesa incompiuta di San Michele;
  • la Villa Bertarelli nel vicino abitato di Galbiate con i suoi giardini e i laboratori del Centro Flora Autoctona (CFA) della Regione Lombardia;
  • l’eremo con il “Centro visitatori Parco”, il Museo Archeologico del Barro (MAB), il grande terrazzo panoramico e la Chiesa di Santa Maria risalente al sec. XV ma di probabile origine tardo romana.


Un Parco per tutti, tra storia, archeologia, etnografia, ornitologia, botanica, escursionismo e alpinismo.

 



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