Da sapere




Identità’ “LONGOBARDA”

E’ sempre aperto il dibattito scientifico relativo alla identificazione etnica del popolo “longobardo”. Dibattito che si alimenta, in particolare, nell’ incertezza di attribuzione ai “Longobardi” in quanto tali di reperti della cultura  materiale, di usi e costumi funerari, di espressioni artistiche; e non piuttosto ad altre genti ad essi coeve o con essi partecipi della epocale migrazione dai mari del Nord alle sponde meridionali d’Italia, come i Cherusci, Marcomanni, i Turingi, i Sassoni, gli Svevi, i Gepidi,  Rugi, gli Eruli ed anche i Sarmati, i Bulgari e vari gruppi slavi.

 E’ allora opportuno e necessario precisare che per “Longobardi” si potrebbe intendere, in prima battuta, il gruppo umano appartenente a un tradizionale nucleo tribale originario (la mitica tribù scandinava dei Winnili) da cui si  genera una classe dominante/dirigente. Una tribù leader per coesione e per capacità combattiva, oltre che per radicate tradizioni sociali e religiose di tipo odinico.

In senso corrente - e in modo specifico per quanto riguarda l’Itinerario - si intende dunque per “longobardo” l’insieme delle genti che, nel corso del primo millennio dopo Cristo, si sono accorpate sotto la guida di un originario gruppo dirigente che si riteneva erede dei Winnili.

Livelli dell'Itinerario

Data la complessità e la diversificazione delle fasi storiche e di sviluppo culturale della Gens Langobardorum, la struttura dell’Itinerario è impostata su tre livelli dimensionali, tra loro distinti ma anche strettamente interdipendenti: livello storico-culturale, livello geografico, livello organizzativo.

  •  Livello storico-culturale: riguarda l’intero ciclo di sviluppo della Cultura longobarda nelle fasi storicamente accertate della grande migrazione, dall’Europa del Nord (area della prima migrazione dalle terre scandinave del mito) all’Europa centrale e da qui all’Italia;
  • Livello geografico: riguarda la natura fisica e le caratteristiche ambientali dei territori del corridoio geoculturale europeo entro cui è tracciato l’Itinerario, con specifica attenzione alla frequentazione da parte dei Longobardi;
  • Livello organizzativo: è rappresentato dagli indirizzi adottati dal “Longobardia System”, elaborato dall’Associazione proponente per promuovere flussi di turismo sostenibile e responsabile unitamente allo sviluppo dei singoli territori attraversati dall’Itinerario, preservandone e valorizzandone peculiarità e specifiche identità.

A tali livelli corrisponde una scala dimensionale decrescente nella articolazione territoriale dell’Itinerario: europea, multinazionale, nazionale, locale.

Tre le tipologie di Criteri individuati e adottati:

  • a) GENERALI
  • b) TEMATICI
  • c) DI SISTEMA

a) CRITERI GENERALI (livello culturale)

Presiedono alla definizione del significato del titolo dell’Itinerario nelle due accezioni del termine “Way”:

1  - WAY quale  “percorso” - In questa accezione del termine l’Itinerario valorizza e promuove, con finalita’ turistico-culturali,  Territori e luoghi del viaggio compiuto dai Longobardi - nell’arco di 1200 anni - lungo il “corridoio geoculturale europeo” esteso dai mari del Nord al Mediterraneo.

2 - WAY quale  “modo di essere” - Secondo questa accezione del termine, l’Itinerario valorizza e promuove la conoscenza delle fasi evolutive della Cultura longobarda dai primordi protostorici al suo apice, rappresentato dalla formazione di una primaria radice della Cultura europea, basato sull’apertura alla cultura mediterranea e sul successo del fenomeno migrazione-integrazione, di cui rappresenta il primo più riuscito esempio altomedievale. Fenomeni ch costituiscono parte importante nella formazione dell’identità europea.

b) CRITERI TEMATICI (livello geo-politico)

Sono la base di sviluppo dei principali elementi che caratterizzano, nel contesto dell’Itinerario,  l’insieme della Storia e della Cultura longobarde. Presiedono alla definizione di macro-direttrici turistico-culturali e alla differenziazione delle principali proposte della offerta complessiva.

3 - Territorio, Natura , Paesaggi storici - attraverso  percorsi ancestrali e strade romane ma anche moderne direttrici viarie di interesse turistico e in tutte le sue articolazioni, l’itinerario consente, anche con il ricorso alla toponomastica,  la conoscenza delle funzioni assegnate ai Territori in epoca longobarda,  dei mutamenti paesaggistici intervenuti e stimola un potenziale di interesse e di sviluppo basato sulla reinterpretazione degli equilibri naturalistici, dei  legami tra centri urbani e centri rurali.

4 - Aree insediative, necropoli e centri di potere - L’Itinerario, nelle sue articolazioni e diversificazioni di carattere territoriale, unisce luoghi in cui la presenza longobarda è attestata da aree insediative - necropoli, abitati urbani e rurali, centri di potere (sedi reali, ducali, gastaldati), strutture con funzioni difensive e di controllo.

5 - Luoghi di culto, monasteri e santuari - L’Itinerario, in particolare nel territorio italiano, unisce luoghi di culto, monasteri e santuari eretti o sostenuti dall’aristocrazia longobarda. Questi enti furono di particolare rilevanza per la diffusione della fede, per la salvaguardia dei testi della cultura classica, per l’essere stati punti di riferimento (tuttora attivi) nel successivo fenomeno medievale dei pellegrinaggi, che consentì “un intenso interscambio di valori e lo sviluppo di un senso unitario tra vari Popoli”.

6 - Cultura materiale e arti - L’Itinerario individua le linee-guida per la fruizione di percorsi artistico-culturali che hanno ad oggetto gli elementi musealizzati della Cultura materiale relativi a vari periodi, stili e aree di produzione e di influenza; gli elementi artistico-architettonici, a partire dal sito-seriale UNESCO “The Longobards in Italy. the centres of the power  (568-774 a.C.)”; gli elementi delle arti figurative e di altre forme espressive.

c) CRITERI DI SISTEMA (livello organizzativo)

Presiedono alla definizione dell’articolazione organizzativa dell’Itinerario nei Territori di attraversamento e, di fatto, alla metodologia di promozione integrata delle risorse di qualità ed eccellenza di interesse turistico. Tali Criteri poggiano sull’analisi delle fasi di sviluppo della Cultura longobarda (vedi Tab 1), così come determinatesi nelle varie aree europee, dalla prima comparsa storica della Gens Langobardorum al suo apogeo. 

7  -Macro-aree - L’articolazione dell’Itinerario europeo è basata su quattro macro-aree europee, ciascuna corrispondente a specifiche fasi di sviluppo della civiltà longobarda: fase nord-europea definita “Terre dell’Elba”; fase centro europea definita  “Terre dei re“; fase italiana, definita “Terre del Regno”; fase  Mediterranea definita “Terre dei prìncipi“.

8  -Cluster turistici - Ciascuna macro-area dell’Itinerario è suddivisa in cluster turistici, ovvero territori caratterizzati da peculiarità storiche e ambientali riferite alle  presenze longobarde e nelle quali si integrano con il percorso culturale di base anche ambiti territoriali minori (aree comunali) con le rispettive risorse  di interesse turistico (altre linee culturali, eccellenze  enogastronomiche, artigianali, ecc).