Arengario
Fulcro del potere comunale, l’Arengario (corrispondente alla tipologia di Palazzo comunale diffusa in Italia nel corso del XIII secolo) fu costruito verso il 1290, in asse con la via principale che collegava Monza, da un lato a Milano e, dall’altro lato, alla Brianza. Una volta completato, l’edificio civico assorbì le funzioni civiche sino ad allora svolte nell’atrio quadriportico di San Giovanni Battista. Un segnale di raggiunto equilibrio tra i poteri civici e quelli del potente arciprete del Duomo.
La stessa collocazione urbanistica dell’Arengario aveva il forte valore simbolico di rappresentare l'importanza raggiunta dall'istituzione comunale. L'edificio era infatti costruito - in prossimità al Duomo, fulcro del potere ecclesiastico - in posizione centrale rispetto alla struttura urbanistica della città e al limitare dell’area dedicata agli scambi commerciali, costituita dalla piazza del mercato (pratum magnum). La costruzione sottolineava il benessere e il potere economico raggiunto dalla civitas di Monza grazie all'operosità agricola e manifatturiera della sua popolazione. Nel XII secolo si era infatti affermata - su impulso dell'Ordine degli Umiliati - l'industria laniera e tintoria, alla quale si erano progressivamente affiancate la bachigelsicoltura e la lavorazione della seta.
Accanto all’Arengario (etimologia che richiama il proto-germanico “hari-hring”, ovvero “luogo per le assemblee”: termine facilmente mutuato dalla parlata longobarda) era edificato anche il palazzo del potestà, oggi scomparso, che era collegato alla sede delle assemblee popolari da un passaggio sospeso. Il piano terra dell’Arengario presenta un porticato ad arcate, luogo deputato ad incontri e scambi. Qui si custodivano pesi e misure a disposizione dei commercianti medievali per determinare i loro scambi.
Al primo piano - raggiungibile tramite scale esterne, le cui tracce sono ancora visibili sul lato est dell’Arengario- si apre un’ampia sala, coperta a capriate, in cui si svolgevano le funzioni amministrative di governo e di giustizia. Su di essa si apre una piccola loggetta in pietra detta “Parlera” aggiunta all’edificio nel 1380: da lì venivano proclamati al popolo i decreti dell’assise comunale. E’ di epoca più tarda (XIV secolo) l’adiacente torre campanaria, alta - alla cuspide - 44 metri e abbellita da merlature ghibelline. In quello stesso secolo l’edificio subì però gravi danneggiamenti.
Attualmente l’Arengario è adibito a sala espositiva per rassegne d’arte ed a manifestazioni culturali. L’accesso al piano superiore è reso possibile da una scala nella torre.
Informazioni di contatto
- Piazza Roma 20900 Monza
- Lat 45.584451115809806, Long 9.275189518928528