CASTELLO DI BRIVIO





L'origine del Castello di Brivio viene fatta risalire all'XI secolo; probabilmente in origine era una fortificazione tardoromana già esistente nel 968, dotata al suo interno di case, orti e di una chiesa dedicata a Sant'Alessandro con l'adiacente battistero. L'edificio, a seconda delle esigenze, fu usato come difesa, come abitazione dei signorotti locali, sino a diventare alla fine dell'ottocento, durante la rivoluzione industriale, un opificio serico. Nonostante molte siano state, nei secoli, le modifiche estetiche e strutturali, restano ancora ben visibili e ben conservate due delle tre originali torri rotonde ed il maschio quadrato "frangipalle" , probabilmente non eretto a fini militari ma per resistere alla forza della corrente del fiume che certamente circondava la costruzione lungo l'itinerario della odierna Via Fossa Castello. All'interno, come in uso sin dai tempi del fervore religioso della Regina Teodolinda, era situata la Chiesa per i militari della guarnigione, edificio ormai completamente scomparso. Fu proprio nella seconda metà dell'ottocento, a seguito dei lavori di posa in opera di una grossa caldaia industriale per la produzione del vapore, che venne alla luce un reperto archeologico, dimostratosi se non il il più importante sicuramente il più bello rinvenuto nel territorio. Trattasi di una piccola capsella in argento per riporvi reliquie, con figure finemente sbalzate che apparterebbe all'arte Sirica del V-VI secolo oggi esposta al Museo del Louvre di Parigi.

Fonte: http://www.prolocobrivio.it/index.php/brivio/cenni-storici.html

Foto: rete.comuni-italiani.it



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