Bentornata Teodolinda

Teodolinda, prima regina dei Longobardi,  torna nella "sua" città. Domani, 16 ottobre, nel Duomo di S.Giovanni Battista, a Monza, avrà infatti luogo (ore 11) l’inaugurazione della restaurata Cappella intitolata al nome della regina cui si deve l'originaria fondazione del tempio. L’evento sarà preceduto dai saluti istituzionali, resi dall’arciprete del Duomo, mons. Silvano Provasi, da Franco Gaiani, Presidente della Fondazione Gaiani, da Bertrand du Vignaud, Presidente del World Monuments Fund, da Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, da Mario Romano Negri per la Fondazione Cariplo e da Antonella Ranaldi, della Soprintendenza per le Belle Arti e il Paesaggio. Coordinatore della fase istituzioonale sarà Marco Carminati del Sole24Ore. 

Lunghi anni di meticoloso lavoro, con l’impiego delle più innovative e sofisticate tecnologie, consentono la restituzione alla città regale del quattrocentesco capolavoro pittorico commissionato dai Visconti alla celebre bottega degli Zavattari. Lo splendido ciclo - che riproduce le essenziali tappe biografiche di Teodolinda - si colloca, dal punto di vista artistico, ai vertici assoluti dello stile gotico internazionale. E motiva, con gli eventi rappresentati, la ragione per cui Monza è oggi considerata il fulcro fondamentale di sviluppo della Civiltà longobarda. Fu infatti Teodolinda ad avviare il suo popolo al Cattolicesimo: un passaggio decisivo della Storia, in quanto attraverso il Cattolicesimo la Civiltà longobarda raggiunse il suo culmine, dando vita - come viene ormai riconosciuto a livello scientifico e dalla stessa UNESCO - al primo fondamento della Cultura Europea. Proprio per tale motivo Monza è divenuta capofila internazionale del programma istitutivo dell’Itinerario Culturale Europeo “Longobard Ways across Europe”  che si sta sviluppando sotto l’egida del Consiglio d’Europa. La rinnovata centralità europea è il nuovo dono di Teodolinda alla città regale di Monza.

La cerimonia di inaugurazione della Cappella di Teodolinda conclude l’opera di restauro voluta e intrapresa dalla Fondazione Gaiani che si è avvalsa degli apporti della Regione Lombardia in concorso con la Fondazione Cariplo, il World Monuments Fund, la Marignoli Foundation, con la tutela delle competenti Soprintendenze ed il coordinamento delle indagini scientifiche da parte dell’Opificio delle Pietre Dure.