Bizantini e Longobardi, culture e territori




2015 19 settembre

Valorizzazione del confine “che non c'è” tra Modenese e Bolognese

Tema della II edizione (2015) del ciclo triennale - intitolata “Il confine che non c’è. Bolognesi-Modenesi uniti nella terra di mezzo”. è il rapporto tra i Bizantini e i Longobardi (secoli VI-VIII). I due gruppi, fronteggiandosi per oltre un secolo lungo la fascia territoriale solcata dall’antico Panaro (Scoltenna) prossimo al condotto Muzza - attuale confine di pianura tra Modena e Bologna - hanno influito sulla fissazione di tale asse confinario, favorendo tradizioni culturali diverse sui due versanti: a est i Bolognesi in area di tradizione bizantina, a ovest i Modenesi in area di tradizione longobarda. L’iniziativa ha anche l’obiettivo più generale di offrire spunti di studio su un settore che, nel corso dei secoli, è servito a segnare diversi tipi di confine, politici e militari - talvolta labili e incerti (tra Longobardi e Bizantini e poi tra Papato e Impero, tra Stato della Chiesa e Stati Estensi), che hanno rappresentato linee di continuità  e di collegamento tra le antiche comunità di Nonantola, Sant’Agata Bolognese, Persiceto, Crevalcore. Per consultare il programma completo della II.a edizione vedi l’indirizzo-web: http://www.comunepersiceto.it/cartellone/documenti-per-download/bizantini-e-longobardi-culture-e-territori-in-una-secolare-tradizione